1. Destino ed eternità - L'opera di Emanuele Severino, Inschibboleth, Roma 2020

1. Destino ed eternità - L'opera di Emanuele Severino, Inschibboleth, Roma 2020

«Questo foglio, questa penna, questa stanza, questi colori, suoni e sfumature e ombre delle cose e dell’animo sono eterni». Questa affermazione del filosofo Emanuele Severino si fonda sulla pura ragione, libera dall'ottundimento nichilistico in cui versa l’Occidente.

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2. «Non tutta la realtà è oggettiva». Ipotesi per una nuova ontologia della mente tra Searle e Damasio

2. «Non tutta la realtà è oggettiva». Ipotesi per una nuova ontologia della mente tra Searle e Damasio

Cos’è la mente? È assimilabile al cervello? Occorre davvero abbandonare il dualismo cartesiano? Il monismo di stampo biologico è davvero una soluzione? Sapere come funziona il cervello c’interessa davvero ai fini della nostra esistenza? Possiamo continuare ad ignorare l’apporto dei sentimenti e delle emozioni alla costruzione del sé e della mente?

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3.“Partecipazione assoluta” e “inerenza relativa” in Boezio

3.“Partecipazione assoluta” e “inerenza relativa” in Boezio

L’articolo intende esaminare a fondo i temi e problemi esposti da Boezio nel De hebdomadibus al fine di mettere in luce la singolare soluzione presentata dall’autore al problema logico, teologico, teoretico e metafisico sulla natura della bontà degli enti.

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4. La centralità della predicazione del De Sancta Trinitate al De hebdomadibus di Severino Boezio, in Quaderni di Inschibboleth  - 12 - 2019;

4. La centralità della predicazione del De Sancta Trinitate al De hebdomadibus di Severino Boezio, in Quaderni di Inschibboleth - 12 - 2019;

L’articolo verte sulla concezione boeziana della Trinità. Esso prende in considerazione alcune tematiche che affiorano dalla lettura del De Sancta Trinitate rimarcando la loro vicinanza con il De hebdomadibus. Se è noto che nel trattato sulla Trinità la soluzione boeziana si palesa solo in virtù di un ripensamento delle differenze tra predicazione sostanziale e ‘accidentale’ propria della relazione, resta da indagare quale sia il meccanismo di predicazione che permette a Boezio di affermare che tutte le cose sono sostanzialmente buone pur essendo diverse dal Bene in sé. e persone della Trinità esiste soltanto finché non si imbocchi la strada che indica la salda ragione, sorretta da una logica nuova e ben adoperata.

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5. La sensazione come orizzonte chiuso e orizzonte infinito - Riflessioni su Hegel e Merleau-Ponty, Quaderni di Inschibboleth - 13 -  Inschibboleth, Roma 2019

5. La sensazione come orizzonte chiuso e orizzonte infinito - Riflessioni su Hegel e Merleau-Ponty, Quaderni di Inschibboleth - 13 - Inschibboleth, Roma 2019

L’articolo ha come obiettivo principale quello di confrontare il pensiero hegeliano e quello di Merleau-Ponty sul tema della sensazione (per Hegel “certezza sensibile”). La riflessione si sofferma soprattutto sul rapporto immediatezza/mediazione, puro positivo e sua costitutiva negazione, nel tentativo di rilevare che sia per i due autori (pur preservando le molte e profonde differenze) la sensazione possiede già un grado di completezza, di validità e persino di riflessione (pre-riflessione)

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6. Sulla nozione problematica di soggetto tra emozioni e ragione - Note sul pensiero di Antonio R. Damasio in Points of interest, Stamen, Roma - 3 - II/2018

6. Sulla nozione problematica di soggetto tra emozioni e ragione - Note sul pensiero di Antonio R. Damasio in Points of interest, Stamen, Roma - 3 - II/2018

L’articolo ha come oggetto il problema della soggettività nella filosofia di Antonio Damasio. Lo studioso portoghese pone in bilico la tradizionale nozione di soggettività mostrando che la tanto indiscussa e granitica unità della coscienza vacilla o addirittura si frantuma sotto i colpi dei mutamenti biologici e neuronali. Cosa vuol dire avere un carattere? Cosa determina alcuni atteggiamenti? Su che base è possibile affermare che determinate decisioni appartengono ad uno specifico soggetto e sono pienamente in linea con la sua soggettività?

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7. L'Io come metafora dell'altro - Note sul pensiero di Merleau-Ponty in Quaderni di Inschibboleth - 10 - 2/2018.

7. L'Io come metafora dell'altro - Note sul pensiero di Merleau-Ponty in Quaderni di Inschibboleth - 10 - 2/2018.

L'articolo verte sullo stretto rapporto tra l’io e l’altro nell'opera di Maurice Merleau-Ponty. Esso si concentra sulla nozione di metafora partendo dal significato etimologico del termine (“portare oltre”, “trasferire”), per mettere poi in luce quanto sia costante e significativo nel pensiero dell’autore di riferimento il tentativo di «trasferire» il significato dell’io nell’altro e viceversa.

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